Amare la Luna significa anche celebrare il divino femminile che è in noi. 
 
Ce lo ricorda benissimo "Dea Luna", un monile in rame in cui alla figura della Dea Madre si affianca un cabochon di 16 mm, realizzato con tecnica vetro su stampa e raffigurante una luminosa luna piena.
 
La catena è arricchita da sfere di agata bianca ed è lunga 50 cm circa.
 
 

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È sempre bello ed importante essere consapevoli di quella scintilla divina che è in noi. 
Amare la Luna, osservarne i cicli, assimilarne la poesia, ci rende più vicine a questa dimensione. 
 
Nei tempi la Luna, assieme ai più importanti fenomeni naturali, è sempre stata vista come una divinità.
Nelle sue varie interpretazioni aveva anche aspetti materni, tanto da essere identificata in figure assimilabili alla Grande Dea Madre.

In questa versione la Dea si connette all'idea del fiorire o rifiorire.
Il fiore in rame che accompagna questa composizione - simbolo di primavera e di rinascita - ricorda che in ogni momento noi possiamo dar vita a una nuova pienezza e ad una nuova visione di noi stesse. 
 
Questo monile è accompagnato dall'agata bianca, simbolo di purezza e introspezione. 
L'agata trasmette sicurezza e senso di protezione, esattamente come se fossimo accolte tra le braccia di una madre premurosa che ci guida verso la nostra crescita. 

 
"So che ci sei, Madre Luna,
dietro ogni nube allarghi le braccia
e mi prendi.
Ascolti,
nel vento e nel vuoto,
la voce che ho,
come io ascolto la tua:
a volte suonano assieme,
sempre parlano la stessa lingua. "