"Ogni volta che ti cerco, Luna,
io mi perdo, e mi ritrovo
e poi mi perdo ancora.
Ho lasciato ogni certezza 
sulla soglia del mio cuore,
lanciando i piedi  in questa danza.
Ebbrezza, la chiamano, e sa di vino
e di bellezza e di saperi antichi
che spremerò tra le mie dita
come succo della vita."
 
 
"Harvest Moon" è la nona delle dodici creature dedicate alle Lune Piene della tradizione folkloristica. Con lei entriamo tra le Lune da me più amate, quelle autunnali, che ci invitano ad apprezzare le dimensioni più intime, a godere l'attimo, ad assaporare la dolcezza di ciò che è fugace e a celebrarla con una particolare energia.  
Questa è conosciuta anche come la "Luna del Vino" o "Luna che cambia". 
È la Luna delle vendemmie e degli ultimi raccolti, e simboleggia quel transito, intriso di poesia e nostalgia, tra la fine dell'estate, con i suoi fasti, e l'inizio della magia autunnale.
 
"Harvest Moon" l'ho realizzata con una predilezione per le tonalità delle vigne e dei frutti di questa stagione: un viola screziato di toni caldi, come quelli che si intravedono nel cammeo in resina petridish di 30 mm circa al centro di questa creatura, appoggiato su un elemento circolare traforato.
E l'ho abbinata a sfere di ametista ematoide, che è sì viola ma anche un po' rosso/marrone.
"Harvest Moon" è completata da elementi lunari e da un connettore squadrato riccamente lavorato.
La catena è lunga 45 cm circa.
 
 
Vuoi saperne di più su "Harvest Moon"?
A questa Luna Piena ho associato il messaggio "attraverso l'estasi trova il tuo equilibrio", perché la bellezza di questo momento sta proprio nella ricerca della nostra parte più dionisiaca, ebbra di un potere e di una luce intimi, selvaggi e profondi, mentre dall'altro lato si tiene in bilico tra le ultime energie dell'estate e quelle nuove dell'autunno.
 
E non è solo questo l'equilibrio a cui ci riporta la Luna del Raccolto: con il cambio di stagione, infatti, ci sono mutamenti da accettare, situazioni da valutare, zavorre da lasciar andare. Inizia un nuovo viaggio per l'anima, un percorso di discesa nei nostri spazi più reconditi, che dobbiamo affrontare prive di quella pesantezza che può facilmente intralciare i nostri passi.
Serve una nuova cura di noi stesse, e una nuova consapevolezza delle nostre forze e della nostra capacità.  
 
Ma a questo passaggio serve anche l'estasi dionisiaca, il senso ebbro della celebrazione, il raccolto dei frutti dolci che useremo come scorte per l'inverno. Un passaggio ricco di significato e di magia, di gioiosità e di riflessione, così come l'equinozio, da poco trascorso, è luce e buio in egual misura.
 
"Harvest Moon" è fare scorta di Meraviglia per ogni giorno a venire: per quelli in cui potremo danzare sfrenate, e per quelli in cui sarà il nostro unico lume in una notte oscura. 
 
 
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Se desideri leggere un approfondimento sulla Luna Piena di luglio, leggi il mio blog qui.