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  • Simona

Creo ergo sum: tre modi per non mettere in pausa la creatività

Ciao, sono Simona, le mani, la mente e il cuore dietro al progetto Hic Sunt Monstra, e questo è il mio blog, dove vi parlo prevalentemente di artigianato e ispirazione. Scrivere è una mia grande passione, spero di riuscire ad coinvolgervi nel mio lavoro anche tramite i miei post.





La domanda che mi viene fatta più spesso è: dove trovi le idee?


Trovare le idee, soprattutto quelle nella loro forma più astratta, non è mai stato un problema per me, fin da quando ero bambina e non facevo che immaginare, inventare e costruirmi nella mente mondi tutti miei.


Il problema arriva semmai quando devo passare all'azione. Quando devo dare corpo alle idee, con tutte le limitazioni che i corpi hanno rispetto al pensiero. Ma questa è una storia che racconterò un'altra volta.





Certo è che le idee non nascono esattamente dal nulla, anche se a volte potrebbe sembrare. Un po' come certe piante, non sono delicatissime ma ogni tanto necessitano di attenzioni, anche semplici, per poter continuare a fiorire.



Io ho elaborato principalmente tre modi per lasciar fiorire la mia fantasia.

Li condivido con voi perché penso possano essere tre esperienze significative anche per altre persone, indipendentemente dal tipo di creatività, e dall'applicazione che se ne fa.

Sono tre metodi semplici, e assolutamente plasmabili alle diverse esigenze di ciascuno di noi.

Insomma, tre metodi da prendere ad esempio e con i quali puoi esercitare un pizzico di... creatività!


Il primo segreto è staccare.

Il più banale. Il più difficile. Soprattutto quando la nostra creatività fa rima con passione e affermazione di sé.

Tuttavia allontanarsi dal "tavolo di lavoro", dalle dinamiche più strutturate della nostra immaginazione, dai passaggi obbligati e da tutto ciò che è diventato routine è fondamentale per rigenerare la mente, anche nei suoi lati più estrosi.


Che sia una lunga vacanza o un break di pochi giorni, riappropriarsi di un tempo a cui attribuire un nuovo valore e in cui ritagliarsi spazi personali molto ampi fa sì che la nostra mente torni ad allargarsi. A respirare.


Fondamentale, in questo stacco, nutrirsi di cose belle, leggere, crearsi attività nuove, ascoltare musica, e approcciarsi alle giornate con dinamiche sciolte e poco impegnative. E sarà come resettarsi!



Osservare la creatività altrui è un'ottima palestra per la propria.


Questo è un aspetto che genera spesso controversie. Ma attenzione: osservare la creatività altrui non significa copiare. In verità non significa neanche ispirarsi. È solo guardarsi attorno.

E proprio perché la nostra creatività si nutre anche di cose che capta attorno a sé, dettagli, combinazioni, impressioni che raccoglie e immagazzina anche in modo inconscio, ecco che ogni tanto fa bene anche semplicemente girare su Internet e guardare cosa creano gli altri, girare fiere di settore o negozi e lasciar andare lo sguardo, senza soffermarsi su niente di particolare, ma semplicemente facendo una sorta di silenzioso ed intimo brainstorming.


Dopo questa esperienza, può essere anche utile prendere piccoli appunti o fare schizzi, non di quello che si è visto ma di quello che abbiamo sentito o percepito, ovvero di quello che la fantasia altrui ha evocato in noi. Ricordate: il segreto è sempre quello di rendere nostra anche l'ispirazione che ci arriva dai lavori altrui. È il passo più difficile, ma solo questo ci rende davvero duraturi e autentici.


L'ultimo punto richiede il potersi prendere 10 minuti (o anche più) in completo silenzio e solitudine, per lanciarsi in un'esperienza meditativa dedicata alla creatività e al lasciarsi andare.

Abitualmente nella meditazione si deve acquietare la mente e il pensiero.

In questo caso proviamo a indirizzarli entrambi in un ambito di piacere creativo.

Ecco come:


Sedetevi (o sdraiatevi) in modo confortevole in un ambiente che vi fa sentire sicuri, dove possiate rimanere da soli in silenzio senza essere disturbati.

Se volete, potete indossare le cuffie ed ascoltare una musica strumentale rilassante, o suoni della natura.

Quando avrete assunto una posizione comoda, ispirate profondamente ed espirate finché non sentirete che il vostro corpo è perfettamente rilassato.

Liberate la mente da ogni preoccupazione quotidiana e immaginate di essere in un luogo che amate.

Dove siete? Cosa fate? Immaginate di muovervi in questo spazio con la massima naturalezza possibile, senza fissarvi su alcun dettaglio in particolare ma ricreando l'ambiente per voi più rigenerante possibile.

Che colori ha? Che luci? Che clima?

Prendete nota di questi aspetti, sempre senza fissarli ma semplicemente provando a farli diventare parte di questo vostro momento.

Non è necessario che questo habitat sia realistico. Pensate di essere una specie di divinità che sta creando un piccolo mondo a sua immagine e somiglianza, quasi per gioco, ma soprattutto solo per se stessa. È un mondo che non deve servire a nessun'altro, se non a voi. Può essere una città, un'isola, un pianeta nello spazio o un regno sotto terra. La cosa fondamentale è che vi faccia stare bene.

Mentre immaginate, colorate, costruite, sempre senza attaccarvi a nessun gesto ma con la massima leggerezza, sentitevi parte di quel mondo, e provate a cambiare, sempre in modo giocoso, anche qualcosa di voi stessi: del vostro corpo, del vostro abbigliamento, delle vostre capacità.

Ricreatevi e rigeneratevi in questo spazio.

E quando poi lo vorrete, potrete aprire gli occhi e riprendere lentamente contatto con la realtà.


Questa forma di rilassamento la sperimento spesso su me stessa quando ho bisogno di sbrigliare le idee, o quando mi sento soverchiata dalla pressione di dover produrre qualcosa di sensato ed efficace. Mi aiuta a mappare i luoghi, i temi, le sensazioni e le emozioni dalle quali attingo per il mio lavoro. Spoiler: spesso sono in uno spazio verde o in una libreria.


Anche alla fine di questo processo può essere molto utile prendere appunti o fare schizzi, se avete la sensazione di aver percepito qualcosa di illuminante.

Se invece non è arrivato niente di significativo, beh, potete semplicemente godervi il rilassamento, oppure provare con uno degli altri due metodi.


Buon riposo e buona creatività a chiunque mi abbia letta fin qui.

Ci leggiamo al prossimo post, ma intanto, se volete seguirmi anche altrove, vi ricordo dove mi trovate principalmente.


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