Ciao, sono Simona, le mani, la mente e il cuore dietro al progetto Hic Sunt Monstra, e questo è il mio blog, dove vi parlo prevalentemente di artigianato e ispirazione. Scrivere è una mia grande passione, spero di riuscire ad coinvolgervi nel mio lavoro anche tramite i miei post.
Che grande passione è per me la Luna.
Quanti aspetti di lei mi affascinano e mi conquistano: i misteri, la mitologia e le leggende a lei legate, l'immaginario che la sua luce genera, i legami con temi e bisogni antichi e profondi.
Scrive Emiliano Russo nel suo volume/agenda "La magia della Luna": "L'universo si accorse che c'era bisogno di magia nel mondo, così creò la Luna, che divenne la prima Strega".
Questa frase è stata per me illuminante. Sono infatti convinta che sia davvero successo così, e che di quell'energia noi abbiamo ancora tanto bisogno.
Il viaggio attraverso le lune della tradizione folkloristica, che propongo nella mia collezione Lùnica così come su questo blog, è frutto di questa mia passione, e rappresenta un percorso a tappe per ricostruire la storia di parte dell'immaginario umano, quello più legato alla terra, ai cicli della Natura, e a un tempo speso a seguire ritmi che oggi ci sembrano così distanti dal nostro modo di vivere.
Capire quelle tradizioni è darsi la possibilità di interpretare con occhio diverso certi desideri, certi bisogni universali che ci portiamo dentro: qualcosa che sta tra una pausa di riflessione e una ricerca di Poesia in un mondo che sembra essere sempre più arido di Meraviglia.
E la Luna, che da sempre è compagna della vita e del tempo, ci ricorda, con le sue metafore e la sua simbologia, che siamo tutti connessi a qualcosa di più grande dei nostri spazi abituali e delle nostre quotidiane certezze. Da regina delle stagioni, dei ritmi della Natura, dei cicli delle semine e dei raccolti è diventata anche signora dei racconti, dei misteri, delle pulsioni spirituali che ogni creatura umana porta in sé.
La Luna ha anche un altro grandissimo potere: quello di farci sognare.
E questo è un altro dei motivi per cui alla Luna dedico parte della mia creatività, interpretando, anche per questo mese di ottobre, la Luna Piena della tradizione: la Luna del Sangue.
Nota anche come Luna delle foglie cadenti, o Luna Rossa, è in assoluto la Luna che più amo, sia per i suoi significati che per le sue suggestioni.
La Luna Piena del Sangue è una luna pienamente autunnale, che invita a fare scorta delle ultime risorse prima dell'inverno, a goderne l'esaltante e intensa bellezza, e infine a scendere, come Persefone, nel cuore della terra, in cui avremo cura di noi stesse e delle nostre ombre fino a che non tornerà il tempo di riemergere.
Quella di ottobre è una Luna di delicati equilibri e di fondamentali passaggi. Luci e ombre, sopra e sotto, abbondanza e scarsità, godimento e scorta. Molte culture celebravano questo momento quasi come un Capodanno: finito il ciclo della ricchezza estiva, se ne celebravano i frutti e si iniziava una nuova fase, quella più intima, quieta e silenziosa dell'inverno. In un mondo governato solo dalle leggi della Natura, era qualcosa a cui ci si doveva preparare, anche attraverso un'opportuna ritualità.
Ecco perché alla Luna del Sangue ho legato il messaggio "onora la fine, celebra la vita": perché qualcosa in noi ora sente il bisogno di ritirarsi, di raccogliersi in una dimensione più intima, più misteriosa, più quieta, per operare quel cambiamento che ogni tanto è necessario al nostro rinnovamento. Per seminare e prendersi cura di quei sogni che avranno bisogno di tutto il tempo possibile per preservarsi e crescere. Per guardarsi dentro con onestà, guardare negli occhi i nostri spettri, e infine lasciarli andare. Per avere tutto il tempo per operare un cambiamento.
La Luna del Sangue ci insegna che il "sotto" non è uno spazio alieno o nemico, e che i fantasmi è possibile affrontarli.
È una fase che corona semmai il senso di ciclicità, e che porta all'immagine della discesa e dell'oscurità un prezioso e intimo significato di rigenerazione.
Al buio accadono tante cose che non sono meno preziose di quello che succede nella luce.
La Luna del Sangue ci introduce anche alle celebrazioni di fine mese legate al culto dei morti, festività che si portano dietro un bagaglio di significati di cui potrei scrivere per ore. Non è questa la sede adatta. Ricordo solo che simbolicamente, ai fini dell'analisi di questa Luna, è l'aspetto che ci conduce al dialogo con il nostro passato, con i nostri antenati, anche con le nostre ferite, perché no. L'idea di fondo resta sempre quella di propiziare un risanamento, una guarigione, una crescita, o un rapporto sano con i nostri legami e con le nostre radici, quelle che proprio laggiù, sottoterra, crescono, si sviluppano e dal buio portano nutrimento in alto.
Le radici in questo senso sono anche le connessioni che operiamo come persone, i retaggi familiari, e le storie a cui ci sentiamo, anche per scelta, di appartenere.
E se ora avete voglia di approfondire altre curiosità su questa Luna Piena, ecco alcune riferimenti tradizionali a lei legati.
Alla Luna del Sangue si associano:
il rosso scarlatto del sangue e dei frutti, ma anche il marrone della terra arata;
il melograno, simbolo di Persefone e del suo viaggio nell'Aldilà, ma anche la zucca, ortaggio dalle molteplici utilità, non ultima quella di poter fungere da lanterna;
la maschera attraverso la quale riveliamo il nostro inconscio e incontriamo i nostri spettri. La maschera funge anche da "scaccia paura": indossando il volto delle nostre paure, le conosciamo e le facciamo nostre;
il numero dieci - il numero perfetto di Pitagora, detto Tetraktys, perché nato dalla somma dei primi quattro numeri in successione;
la carta dei tarocchi della Giustizia, che si pone tra corpo e anima, che vigila sul confine e che raffigura anche l'eterna circolazione dell'energia. La sua presenza ci aiuta a scegliere quello che dobbiamo portare con noi in questo nuovo ciclo;
Letture consigliate:
Jean Markale - "Halloween. Storia e tradizioni" ed. L'Età dell'Acquario
Ray Bradbury - "L'albero di Halloween" - ed. Mondadori
Montague Rhodes James - "Racconti di fantasmi di un antiquario" - ed. Skira
AA.VV. - "Grimorio" - ed. Abeditore
AA.VV. - "Almanacco dell’orrore popolare. Folk horror e immaginario italiano" - ed. Odoya
Il leitmotiv della collezione Lùnica per quest'anno sono le Lune Piene della tradizione folkloristica. Ogni creazione uscirà il giorno stesso della Luna Piena o, in caso caschi di weekend, o di festa, o a seconda di alcune mie esigenze, qualche giorno prima della stessa.
Sul blog uscirà invece un articolo di riflessioni e riferimenti relativi ad ogni singola Luna.
Trovate la collezione Lùnica qui sul sito.
Link Utili:
Comentários