E' passato decisamente un po' di tempo dal mio ultimo blog Creo Ergo Sum, ma ve l'avevo detto che non sarebbe stato un appuntamento fisso.
Purtroppo (o per fortuna) questi ultimi (svariati) giorni sono stati alquanto impegnativi. Giugno e luglio sono da tradizione periodi di fiere e appuntamenti live, contando (vista la stagione) in un clima favorevole allo stare all'aria aperta.
L'esperienza maturata in questi anni mi ha fatto riflettere sul fatto che per un creativo o un artigiano una fiera non è solo una diversa occasione di vendita, è un confronto con il fuori, dove il pubblico è più disparato ma anche fisicamente più vicino, e dove quindi la possibilità di aggiungere due parole in più su quello che si fa, parlare del proprio prodotto e raccontarsi attraverso di esso è maggiore e, lasciatemi dire, migliore.
In un'epoca in cui la virtualità fa da padrona, e nella quale si è convinti di poter descrivere un oggetto solo grazie ad una dose di parole giuste, mirate, ligie alle regole della SEO, e aggiungendo foto realizzate con le migliori prospettive, l'occasione di poter raccontare una creazione direttamente con la nostra bocca è un'opportunità che noi creativi dovremmo letteralmente concederci almeno una volta l'anno.
Scegliere la fiera giusta non è facile. Al di là del rientro economico, che è ovviamente la fetta più allettante, ci sono componenti emozionali, o di puro "prestigio", che ognuno deve diventare capace di valutare da sé. Ci sono eventi blasonatissimi che personalmente non mi hanno arricchito né le tasche né lo spirito - e ai quali ho deciso di rinunciare - mentre ancora frequento piccole realtà di nicchia in cui è bello ritrovare ogni volta vecchi amici, e sentirsi parte di un qualcosa, non solo un "mercato". Così come ci sono situazioni il cui ritorno non è stato immediato, ma spalmato nel tempo, opportunità in cui ho potuto stringere relazioni, conoscenze e rapporti che, in termini lavorativi, mi hanno garantito prospettive più ampie e durature.
Scegli la tua fiera e ti dirà chi sei? Non proprio, ma sicuramente è un aspetto che, se ben valutato, ponderato e organizzato può diventare, al di là dei guadagni, un aspetto fondamentale di crescita personale e professionale.
Last but not least, credo sia assai importante arrivarci bene, all'incontro con il pubblico in carne ed ossa. Rilassati, pieni di energia, di buoni propositi e di bei pensieri, fieri del proprio lavoro, e convinti che quello che mostriamo è una vetrina scelta del nostro processo creativo (in piccolo o in grande, per quello che possiamo). Le fiere a cui sono arrivata stremata, nella convinzione di dover "produrre" piuttosto che "creare", soprattutto nell'ottica delle vendite, magari anche cose fuori dalla mia ispirazione, si sono sistematicamente rivelate le più faticose sotto tutti i punti di vista. Sto cercando quindi di ricordarmi, ogni volta, che certe occasioni sono meglio sfruttate se non ci arrivi... sfruttata!
Passate a trovarmi a qualche fiera, se vi va. Per rimanere aggiornati c'è la mia pratica newsletter, o la pagina Facebook. E se c'è qualcosa di cui vorreste parlare, anche a proposito del mio Creo Ergo Sum, beh, quale migliore occasione?