Ciao, sono Simona, le mani, la mente e il cuore dietro al progetto Hic Sunt Monstra, e questo è il mio blog, dove vi parlo prevalentemente di artigianato e ispirazione, ma anche di letteratura, come vi racconto in questo post.
Scrivere è una mia grande passione, spero di riuscire a farvi scoprire qualcosa in più sul mio lavoro e su di me anche tramite quello che leggo e scrivo.
I miti e le leggende arturiane: per me fu amore a prima vista.
Ero una bimbetta, e in televisione imperversava un cartone animato sui Cavalieri della Tavola Rotonda. Ogni tanto passava anche l'immancabile "Spada nella roccia" della Disney, che mi ha insegnato che quando tocchi il fondo sei nella condizione migliore, perché puoi solo cominciare a risalire. Credo che per me il tutto funzionò come una specie di imprinting.
Per altro solo recentemente ho scoperto che "La spada nella roccia" è ispirato ai primi capitoli di un corposo libro dedicato a Re Artù e alle sue vicende, una rilettura del mito a partire dai "testi sacri" (Malory in primis) infarcita di considerazioni ironiche e amare sulla società moderna. L'autore è l'inglese T.H. White, e per lui il ciclo arturiano divenne un modo per venire a patti con se stesso e con il suo mondo. Ve ne ho parlato in modo un po' più approfondito nel mio post Instagram qui.
Il ciclo arturiano è per me una passione che non si è mai sopita, che continua ad ispirarmi ed emozionarmi come la prima volta, e non mi riferisco solo ai testi della tradizione cavalleresca, ma anche alle varie riletture (più o meno fantasy) che nel tempo ne sono state fatte: ne ho collezionate tantissime.
Questo blog post lo dedico soprattutto a chi vorrebbe conoscere di più su queste leggende, ma soprattutto scoprire produzioni letterarie che raccontano, con nuovi linguaggi e nuove forme, un mito pressoché eterno.
Non mi soffermerò a fare un'analisi approfondita dei testi tradizionali, vi citerò semplicemente alcuni dei volumi imprescindibili che ogni arturiano sulla via di Camelot dovrebbe leggere o aver letto: Thomas Malory - "Storia di Re Artù e dei suoi cavalieri", i romanzi cortesi di Chrétien de Troyes, e numerose raccolte di testi edite in Italia da Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini, forse oggi reperibili solo sul mercato dell'usato.
Sul versante romanzesco c'è altrettanto da sbizzarrirsi. Cercherò di essere poco prolissa nell'elencarvi, in modo assolutamente non cronologico, i libri che secondo me non potete perdervi:
Ovviamente il ciclo di Avalon di Marion Zimmer Bradley, soprattutto "Le nebbie di Avalon", oggi riproposto da HarperCollins in due volumi. Questo libro non ha bisogno di troppe presentazioni, se ancora non lo conoscete dovete semplicemente leggerlo, anche solo per il punto di vista al femminile che Bradley offre della storia. Aggiungo solo che sono devota al personaggio di Morgana, che per me è una specie di icona e di faro.
"Il romanzo di Excalibur" di Bernard Cornwell, una rilettura dal piglio vivace, furbo e ricco di azione, e che compensa il taglio "commerciale" con un'ottima gestione del tema e dei tempi. Cornwell è uno scrittore navigato, che con i temi storici o pseudo storici va a nozze. Insomma, una garanzia. L'edizione - i 5 volumi - è ormai fuori catalogo: spulciate nell'usato.
La trilogia dello scrittore francese Michel Rio: "Morgana", "Merlino", "Artù". Una rilettura densa e molto filosofica della tradizione arturiana dal punto di vista di tre dei principali personaggi. Qualcosa di un po' diverso dal solito. Anche questi libri, ahimè, sono disponibili solo nel circuito usato/remainder.
Mary Stewart e "La grotta di cristallo", "La grotta nelle montagne" e "L'ultimo incantesimo". Qui il personaggio chiave è quello di mago Merlino, e la storia è narrata dalla sua infanzia fino alle ben note vicende del regno di Artù. Questa trilogia è considerata tra le migliori in assoluto a tema arturiano, e si basa molto su l'"Historia regum Britanniae" di Goffredo di Monmouth (un'opera storiografica sul regno di Albione redatta in verità con abbondante licenza poetica).
"Il mago M." di René Barjavel. Una nuova trasposizione della storia arturiana che ruota attorno alla figura di Merlino (apro parentesi: Merlino è davvero uno dei personaggi più interessanti della saga, non mi stupisce che gli abbiano dedicato così tanti punti di vista). "Il mago M." è un libro che cavalca a modo tutto suo la tradizione. Scritto da un autore del '900 che si occupava principalmente di fantascienza, è una rilettura dei miti arturiani scritta con un linguaggio molto tradizionale che all'improvviso fugge per una insolita tangente moderna, lasciandoci non solo piacevolmente spiazzati ma facendoci come intravedere il narratore di oggi alle prese con il mito di sempre.
Il già citato "Re in eterno" di T.H. White, che vi invito a scoprire tramite il mio post Instagram qui
Non può mancare, in chiusura di questa lista di consigli di lettura (ampia ma non esaustiva), un testo uscito postumo a firma di J.R.R, Tolkien, che con "La caduta di re Artù" ritrascrive la leggenda in un'ottica di scontro supremo tra Bene e Male, arricchendola di passioni, tragedia e poesia.
Spero di avervi trasmesso un po' di "voglia di Camelot", nonché il desiderio di mettervi in caccia subito di qualcuno di questi volumi. Io adoro sempre l'idea di poter andare a scovare nuovi libri, voi no?!
Come sempre, se leggerete qualcuno dei miei suggerimenti, tornate a dirmi cosa ne pensate: iscrivendovi al sito potrete, tra le tante cose, anche commentare i miei articoli.
Se invece conoscete altri volumi che non sono presenti in questa lista, vi prego con tutto il cuore di farmelo sapere: non sono mai stanca di ampliare le mie collezioni!
Che la magia di Camelot e della letteratura sia sempre con voi.
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