A partire dalla scorsa settimana, sui miei social ho iniziato un piccolo viaggio settimanale sui colori, per parlarvi delle varie tonalità nella tradizione e nella storia, ma anche nel ruolo delle stesse nella Fucina.
Ebbene sì, accantono le mie personali preferenze per le sfumature del nero, e oltre a raccontarvi brevemente le preziose proprietà di ogni colore per il nostro spirito, vi narro anche qualcosa dei colori che fanno parte di me attraverso le creature di Hic Sunt Monstra.
Qui in Fucina i colori sono prepotentemente entrati attraverso l'arte a cui mi ispiro, e grazie alle pietre naturali, la cui bellezza unica ed irripetibile travalica spesso ogni gusto personale.
Ogni nuova uscita sui social sarà accompagnata dal precedente articolo sotto forma di blog post, così da poter più facilmente rintracciare tutte le tappe di questo percorso una volta che si sarà concluso.
Eccoci quindi a parlare del giallo, da me poco amato di primo acchito, me che se mi fermo a riflettere è parte di tanti aspetti della realtà che amo, soprattutto in Natura.
Associato al terzo chakra, il giallo è simbolo di vitalità, energia e intelletto. Colore simbolo delle persone estroverse e solari, pare che abbia una funzione regolatrice della pressione arteriosa e nella medicina alternativa è collegato alla milza e alla vescica. E' indubbiamente un colore stimolante ed "estroverso", non a caso poco amato dalle persone che preferiscono la solitudine (ehy, ma sono io!).
Personalmente ho sempre trovato il giallo "chiassoso". Mi ricorda quelle persone che vogliono per forza dimostrare quanto sono energiche e coinvolgenti, quelle che parlano sempre e ti vogliono per forza nei balli di gruppo alle feste.
Ma in effetti il giallo ha anche una dimensione molto intimista, e l'ho imparata osservando la natura: il giallo delle foglie in autunno che segna il decadere della stagione, l'oro dei campi di grano, simbolo di un'abbondanza semplice, gli occhi gialli dei miei gatti, che sembrano capaci di vedere luoghi a me ignoti, il biondo frizzante di un vino fresco o di una birra gelata (che purtroppo non posso più bere), e infine la luna, che quando prende quel colore giallo intenso sembra quasi sussurrare un incantesimo.
Non cerco il giallo, ma a volte il giallo trova me, quando nella bellezza dell'insieme lui fa la sua parte affascinandomi, travalicando il chiasso, e punzecchiandomi invece di riferimenti sottili e meraviglia, come l'effetto di una resina petridish, gialla per sbaglio, o di un semplice lichene imprigionato nel vetro.
E tu che giallo ami?
[Gli anelli che vedete in foto sono disponibili su richiesta: contattatemi per informazioni]
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