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  • Simona

Cinque libri per le vacanze

Ciao, sono Simona, le mani, la mente e il cuore dietro al progetto Hic Sunt Monstra, e questo è il mio blog, dove vi parlo prevalentemente di artigianato e ispirazione, ma anche di letteratura, come vi racconto in questo post.

Scrivere è una mia grande passione, spero di riuscire a farvi scoprire qualcosa in più sul mio lavoro e su di me anche tramite quello che leggo e scrivo.



Quali sono le caratteristiche ideali di una lettura da vacanza?


C'è chi pensa subito al formato (non troppo ingombrante, facilmente trasportabile anche in una piccola borsa, un tascabile che non debba essere trattato troppo con cura).

C'è chi invece si preoccupa più che altro che la trama non sia troppo complicata, che la storia sia scorrevole, avvincente e leggera. Il termine "libro da spiaggia" è ormai sinonimo di una lettura senza pretese.


Ormai mi conoscete, io sono una lettrice fuori dalle convenzioni. Alla domanda su quali siano le caratteristiche perfette di una lettura da vacanza, non posso che rispondere con ... "quelle che volete".

Leggere è un atto di profonda libertà.

Le letture che scegliamo per le nostre vacanze, poi, sono una libertà al cubo: sono quei libri a cui decidiamo di dedicarci nel momento in cui torniamo padroni del nostro tempo. La loro scelta non può che essere guidate dal puro istinto e dal puro piacere. Figuriamoci se mi metto a promuovere delle regole!


Però posso darvi dei consigli. Insoliti, curiosi, diversi dal solito: cinque libri che in qualche modo hanno come tema la vacanza, la pausa, il viaggio, per poi dipanarsi verso le situazioni più disparate. Generi diversi per gusti diversi. Storie diverse per chi ama principalmente leggere e partire con la mente.

Come al solito non vi racconterò la trama nei dettagli, ma solo i motivi per cui dovreste leggere almeno uno di questi titoli. Vi lascio il piacere di affidarvi alla sorpresa, o di documentarvi in autonomia sulla storia.

E ora, se siete pronti, salpiamo.


1) Prima tappa: "L'estate di Montebuio" di Danilo Arona.

La difficoltà che avrete nel reperire questo splendido romanzo horror, che credo sia ormai fuori catalogo, vi renderà la lettura ancora più piacevole. Anche perché adesso siete in vacanza e avete tempo anche per mettervi in caccia di libri.

Ambientato in una Liguria aspra e oscura, "L'estate di Montebuio" richiama Stephen King, quello che ha unito il distacco dall'infanzia alla paura, che ha dato voce all'orrore di crescere e diventare grandi.

Ma è anche molte altre cose. Soprattutto è un romanzo carico di suggestioni e di innominabili orrori, E per questo adatto a chi ama profondamente il genere horror, con tutte le sue dinamiche e i suoi aspetti controversi.



2) Restiamo in ambito "letture inquietanti" con un'altra piccola chicca made in Italy. Si tratta di "Morte sul vulcano" di Vincent Spasaro, che in qualcosa assomiglia a "L'estate di Montebuio": c'è la perdita dell'innocenza, c'è un misterioso omicidio, c'è crudeltà. tensione e un male strisciante.

Sullo sfondo troviamo una Sicilia arcaica, chiusa, isolata, e la forza di qualcosa pronto ad esplodere. Spoiler: non è (solo) il vulcano.

Nel romanzo di Spasaro c'è anche un tocco di poesia. trascritta però in un linguaggio tagliente, provocatorio, onirico. Ecco che la "morte" evocata dal titolo è anche e soprattutto la morte dell'innocenza, della fiducia, dell'amicizia. Se crescere è doloroso, non crescere significa essere morti, il che è forse peggio.



3) Se non siete tanto da storie forti, aspettate ad andarvene. Si parte infatti per il Giappone, con un volume delicato e poetico , che avrà solo il difetto (o il pregio) di farvi piangere tantissimo sul finale. Sto parlando di "Cronache di un gatto viaggiatore" di Hiro Arikawa.

Questo titolo è la mia concessione al libro da spiaggia, sia per la sua scrittura semplice, tipica di moltissimi romanzi giapponesi, sia per la presenza molto "modaiola" di un simpatico felino. Ma il viaggio che il protagonista e il suo micio intraprendono attraverso tutto il Giappone prelude a qualcosa di importante, che non potrà che toccarvi il cuore. Prima di arrivare a quel punto, godetevi una serie di vivaci situazioni che ricordano quelle dei cartoni manga, narrate dal privilegiato punto di vista di un gatto molto speciale.


4) Decidi di prenderti una pausa in un pacifico villaggio di campagna, e scopri di essere una strega. È quello che succede alla protagonista di questo delizioso romanzo, "Lolly Willowes o l'amoroso cacciatore" di Sylvia Townsend Warner, storia metaforica di rivalsa femminile, in cui la stregoneria è fatta di pratiche pagane sovversive quanto un té tra amiche, ma ciò nonostante capaci di risvegliare pulsioni di libertà e indipendenza tenute troppo a lungo sedate dal giogo del patriarcato e di una società rigida e ottusa.

Secondo i dettami della sua epoca, Lolly avrebbe potuto essere solo una simpatica vecchia zitella, perfino già troppo controcorrente così. Ma lei non ci sta, e inizia a rivendicare la sua autonomia proprio trasferendosi da sola in campagna e infine partecipando ad un insolito Sabba che le consentirà di dare vita ad una nuova versione di se stessa.

Adorabile e colto, questo romanzo vi terrà compagnia con atmosfere squisitamente british e una sottile critica sociale che ancora oggi suona terribilmente attuale.


5) Attracchiamo infine ad Amity, immaginaria quanto amena cittadina di mare dalle parti di Long Island, che fa da sfondo ad una delle storie estive più inquietanti della letteratura.

Nel 1974, infatti, Peter Benchley pubblicava "Lo squalo", e da allora la nostra visione degli abissi marini non sarebbe stata più la stessa.

Ci sono molte curiosità su questo libro, sul film che ne fu tratto, e sull'impatto reale che ebbero entrambi nel definire lo squalo come un mostro malvagio, e quindi dar via a quella che poi è diventata una mattanza di questi bellissimi animali.

Lo stesso autore divenne poi portavoce di svariate iniziative contro l'uccisione indiscriminata degli squali, quasi a voler espiare quella che ritenne in parte una sua responsabilità.

Perché leggere allora questo romanzo? Perché ovviamente non ha niente a che vedere con la creazione di un mostro, ma affronta bensì quella radicata paura dell'ignoto che nel cuore umano acquista molte forme e molti volti. E con la quale, nonostante i tentativi, le metafore e le riletture, non siamo ancora riusciti a venire a patti.



Spero che in questo articolo abbiate trovato spunto per nuove letture.


Se amate i miei blog post, passate a trovare la mia piccola wishlist su Amazon: i libri che mi saranno donati da questa lista verranno recensiti su Una tipa da libri con una dedica speciale a vostro nome, e voi riceverete in cambio anche un buono sconto per acquistare dalla mia attività Hic Sunt Monstra.


I libri, per altro, sono una parte importante della mia ispirazione come artigiana. Se avete voglia di saperne di più, visitate il mio sito web e le mie collezioni.


Come sempre, grazie per essere qui.

Buone letture e buone vacanze!



Link Utili:

https://www.instagram.com/una_tipa_da_libri/



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